Sono molto attratto dalla cultura nipponica.
In Giappone ci sono oltre otto espressioni per chiedere scusa, una di queste è “sumimasen”.
Comunica al contempo un dispiacere per quel che si è fatto e la gratitudine verso l’interlocutore che sta ascoltando le scuse.
Gli organi istituzionali di maggioranza del comune di Anguilllara, a latere della inverosimile capacità di non rispettare orari che essi stessi fissano, non avvertono neanche lontanamente il bisogno di chiedere scusa per una seria mancanza (perché non rispettare l’orario in cui hai convocato una riunione, presentarsi in ritardo ad un consiglio e sospenderlo per 50 minuti per intrattenersi in conversazioni riservate per me è una mancanza).
Sapere prima che il livello non fosse affatto alto non fa comunque venir meno in me una spiacevole sensazione di sgradevolezza.
Lasciare l’aula in segno di protesta era per me e Leda (credo anche per Enrico) l’unica via per non farsi contagiare da una cafonaggine che ci è sembrata virulenta.
Per non essere da pari e consci del rispetto che il ruolo e quell’aula meriterebbero noi Vi chiediamo invece scusa.
