NOMADARE ?!?

(Prevenire è meglio che curare, ma se ti devi curare devi capire che sei malato).

L’estate di Anguillara è stata movimentata da due questioni che hanno gettato il paese anche sulla bocca della cronaca nazionale.

  1. Da un lato le “intemperanze” e le problematiche di una Persona a cui il Comune non sembra essere riuscito a dare una risposta e che solo per grazia divina non sono sfociate in una tragedia.
  2. Dall’altro – più recente – l’insediamento in via delle Pantane.

Se ne può tranquillamente parlare senza trincerarsi dietro inesistenti ragioni di privacy che al più servono a coprire qualche nudità di cui forse è anche giusto vergognarsi (è già un buon segno).

Tutto il nostro ordinamento è improntato ad un criterio di c.d. “progressività dell’intervento” che possiamo così riassumere: PREVENIRE – CONTENERE – SANZIONARE / RISARCIRE.


Il passaggio da una fase all’altra comporta sempre il fallimento di quella che precede, si deve contenere ad esempio se la fase di prevenzione non ha funzionato, questo fallimento non sempre risponde ad una responsabilità magari si è tentato e non ha funzionato perchè non c’era modo che funzionasse, la sussistenza di una responsabilità è però più evidente laddove emerga che non si è fatta alcuna prevenzione.


1 – Circa la prima questione noi Consiglieri di Minoranza (tutti) abbiamo inutilmente atteso ad esempio che ci convocassero per darci degli aggiornamenti, in fin dei conti rappresentiamo una fetta ben più larga della maggioranza del Paese (i paradossi delle leggi elettorali), visto però che la convocazione non arrivava e le cose peggioravano (drasticamente e rapidamente) uno di noi ha esplicitamente chiesto al Sindaco di fare una riunione ma niente… evidentemente no siamo degni di partecipare alla sua mensa e nessuna delle sue parole ci può salvare.

Due di noi sono quindi andati a parlare fisicamente con gli Uffici, preliminarmente va fatto un plauso alla professionalità ed alla preparazione di chi si è confrontato con noi, dal punto di vista tecnico abbiamo capacità, i problemi nascono altrove.

Abbiamo ricevuto alcune informazioni che un pò (tanto) ci hanno preoccupato, abbiamo poi avuto un confronto (occasionale) con la c.d. parte politica ed abbiamo ricevuto informazioni diametralmente opposte alle precedenti e la cosa ci ha preoccupato anche di più, stante questa situazione abbiamo fatto richiesta di accesso agli atti che ci ha restituito una situazione che si confermava allarmante, era fine Agosto.


Non scenderemo nei dettagli tecnici ma quello che possiamo dire è che fino all’evento “clou” della vicenda, quello per il quale sono intervenute le testate nazionali per intenderci, il Comune non avesse fatto PRATICAMENTE NULLA se non rispondere alla esasperata richiesta dei Carabinieri di intervenire visto il ripetersi costante dei casi, recarsi a casa della persona e tornarsene indietro non avendola trovata – STOP.

Questo tradotto in termini prosaici significa che:

A – La persona non aveva ricevuto prima di allora e durante gli eventi alcuna forma di sostegno sociale.

B – Della vicenda si erano interessati di fatto solo i Carabinieri (il cui ruolo non è certo quello di fare prevenzione o assistenza) e che questi stessi avessero avuto necessità di “spingere” formalmente il comune ad intervenire senza peraltro ottenere alcun risultato concreto ed utile a sostegno della persona e delle moltre altre passivamente interessate.

Il giorno dopo il fatto di cronaca di massima gravità il nostro Comune è stato quindi “richiamato” all’ordine e convocato a confrontarsi con organi superiori per affrontare le “criticità del Comune di Anguillara Sabazia” .

Nelle more – se non fosse stato per i Carabinieri – avremmo avuto una situazione di vuoto pneumatico.

Non so se è lecito ma da questa parte si prova un certo imbarazzo in questo contesto (di intervenire me lo devono chiedere i Carabinieri, un tavolo rotondo lo chiede il mio “superiore” anche se il problema è mio…).


PREVENZIONE – ZERO – ed invece se ne poteva fare tantissima! Siamo passati direttamente alla fase del contenimento e nel frattempo molte persone (tra cui lo stesso soggetto di cui trattiamo) hanno subito danni e pregiudizi potendone astrattamente subire di ben peggiori.

Era possibile fare prevenzione? Era doveroso! Era possibile!

Come? Magari partiamo evitando di far finta di niente prima, magari intervenendo fin dai primi eventi e non lasciare che lo facessero i Carabinieri, loro hanno un’altra funzione nell’ordinamento e non solo la svolgono benissimo ma è risultato documentalmente che quando non ne hanno davvero potuto più si sono anche sostituiti al Comune stesso facendo quello che era ragionevole attendersi dall’ente territoriale (e da chi lo amministra).

2 – Anche sull’insediamento in via delle Pantane c’è molto da dire, anche su questo la Minoranza non è stata mai chiamata ad un confronto, anche su questo la Minoranza si è sostituita alla Maggioranza ed ha convocato il Consiglio Comunale perchè è proprio questo il luogo dove le forze che rappresentano i Cittadini si devono confrontare e discutere delle questioni del Paese (salvo che tu non sia rimasto concettualmente al feudalesimo).


Il fatto stesso che sia stata la Minoranza a convocare il Consiglio su temi di così rilevantissimo interesse pubblico è un dato politico amministrativo molto significativo su cui ciascuno può formare la sua opinione.


Il terreno su cui sorge l’insediamento – oramai è notizia diffusa anche dai media – è stato acquistato tre anni fa da un soggetto apolide che documentalmente risulta provenire dal vecchio campo nomadi di Monte Mario (gli atti di acquisto sono trascritti in pubblici registri ed in essi sono riportati i dati dei soggetti coinvolti, basta poi usare Google Maps – non c’è alcuna questione di privacy e non si ha bisogno di alibi o scuse – chi rappresenta deve dare risposte a chi è rappresentato, qualunque sia la risposta).

I primi containers sembra siano arrivati già nel 2022; nei mesi compresi tra giugno e agosto 2024 ne sono arrivati altri unitamente ad un bel quantitativo di materiale utile al loro ampliamento (pareti, finestre, porte etc..).

Non è un caso, proprio a settembre il comune di Roma ha terminato di “sgomberare” il campo nomadi di provenienza.


Anche qui di prevenzione non se ne è vista affatto, anche qui se si interviene si è costretti a farlo nella fase di eventuale contenimento e di eventuale sanzione, come detto è un fallimento politico, amministrativo, istituzionale ma c’è qualcosa che ci preoccupa anche di più.


In seno al Consiglio del 02.10.2024 ci è stato detto che l’Ufficio Tecnico si sta occupando del caso e non abbiamo alcun motivo di dubitare che questo sia vero ma c’è un gigantesco “MA”.


Se credi di poter affrontare e risolvere la questione considerandola dal punto di vista tecnico urbanistico forse non hai ben presente la portata del problema che hai di fronte e questa è una cosa enorme!

Forse non hai ben presente che in materia esistono delle linee guida europee (si perchè anche a livello europeo quello che sta accadendo ad Anguillara è considerato inammissibile) che – al netto di ogni “buonismo” – servono a garantire la già provata migliore via per raggiungere un risultato ottimale, effettivo e duraturo.


Uno sgombero operato sic et simpliciter non ti porta infatti da nessuna parte, la storia ce lo insegna, il problema ti si ripresenta il giorno dopo, lo si sposta al massimo da un punto ad un altro (magari all’interno dello stesso comune ed in zone anche meno controllabili) e probabilmente lo aggrava anche esponendo i cittadini a recrudescenze e gli sgomberati ad un senso di rivalsa che se davvero non sarebbe giustificabile è sicuramente almeno prevedibile e da evitare ad ogni costo.


Il problema oramai c’è, è una colpa – senza dubbio – ma dobbiamo pensare a risolverlo.


La questione è sicuramente urbanistica ma è anche e soprattutto sanitaria, è anche educativa, è anche sociale e va affrontata tenendo in giusta considerazione aspetti che riguardano le persone la loro dignità e soprattutto quella dei soggetti più fragili (bambini, anziani e donne incinte, disabili, tutte categorie che da un censimento relativo al campo di provenienza non sembrano mancare – anche i dati del censimento sono pubblici, nessuna questione di privacy) e non lo devi fare per il già citato “buonismo” – lo devi fare anche perchè ti conviene!

PREVENZIONE – ZERO! Certo è difficile andare ad intercettare un atto di compravendita tra privati prima che venga trascritto nei pubblici registri di cui abbiamo già parlato ma se vivi in una torre d’avorio chiusa a tutti ed aperta solo alla tua corte (sempre a patto che ti plauda) le probabilità che tu ci riesca si riducono drasticamente.

Un Sindaco ed un’Amministrazione presenti sul territorio, sul pezzo, attenti a quello che accade avrebbero una maggiore possibilità di accorgersi di qualcosa, di captare qualche voce o qualche dettaglio.

Un Sindaco ed un’Amministrazione che di fatto sono un comitato d’affari estremamente centrato sugli appalti e gli affidamenti del PNRR bene che vada – invece – inciamperà per caso su qualche criticità diversa da quella del PNRR.

Un’Amministrazione ed un Sindaco che impiegano le loro validissime forze di Polizia nel controllo del territorio avranno più probabilità di intercettare il primo container allora e non l’ultimo oggi (ammesso che sia l’ultimo) oppure di accorgersi che su un campo proprio di fronte al parcheggio di Martignano sono in essere operazioni di sbanco (Chi le ha fatte? Chi ha fatto i trasporti dei containers? Chi li ha posizionati? Etc… E’ qualcosa che va verificato, se intervieni dopo il compimento è più complicato ovviamente, non impossibile – ci auguriamo che venga fatto).

Un’Amministrazione ed un Sindaco che invece scelgono di relegare le stesse validissime forze di polizia dietro un autovelox a fare multe a chi va a 37 Km/h avrà meno possibilità che quelle stesse forze abbiamo energia, tempo, numeri per controllare più efficacemente il territorio e la questione sarebbe anche più seria se dovesse emergere che a te certe cose le hanno già dette magari due anni fa ed hai sempre optato per l’autovelox anzichè per una presenza in loco anche più assidua.

E’ questione di scelte politico – amministrative, c’è chi preferisce fare multe e chi controllare il territorio.

A noi se te sgombererai il campo non interessa, semmai come già detto ci preoccupa perché abbiamo contezza del fatto che questo non solo non risolverà il problema ma potrebbe anche peggiorarlo.

Il nostro compito istituzionale – soprattutto ora – è anche evidenziare che te non sei stato in grado di prevenire che questo campo si insediasse e che non sei neanche stato in grado di fermarne l’espansione.

Se non sei la soluzione – sei il problema!

Una delle cose che sentiamo più spesso dire e che fa male è “oramai siamo diventati una borgata” – bene… e pensate di non avere alcuna responsabilità? Pensate che le cose accadano per caso? Non è forse che sono più di 40 anni che non fai altro che lavorare per essere proprio una borgata? Quali politiche hai adottato per non esserlo?

Se esaminiamo il fatto storico ci troviamo replicato esattamente lo schema del passato, persone del luogo che nella convinzione di fare un affare o in uno stato di contingenza svendono i loro terreni e con essi il loro stesso futuro e quello del Paese – è uno schema che si ripete da più di 40 anni e che – questa è la vera colpa che continuiamo a ripetere all’infinito pensando che sia anche corretto e finendo per questo col votare sempre chi garantisce la conservazione di questa dinamica perversa.

E’ una forma collettiva di miopia e di stupidità.


Quando si vota si ha una responsabilità, non si può predicare meritocrazia e poi pretendere di raccogliere qualcosa di diverso o migliore di quello che si è seminato!

Lasciamoci – come di consueto – con una riflessione ed una domanda, questa è un’Amministrazione targata partiti che sono anche al Governo nazionale (con i consueti ed eloquenti salti della quaglia), uno di questi ha fatto intervenire in campagna elettorale il suo leader, quello che sponsorizzando il nostro Sindaco diceva “inizieranno da Anguillara con i rifugiati perchè inizia con la lettera A” (se non era questa castroneria un valido motivo per non votare il suo sponsorizzato che altro pensiamo di meritare), lo stesso delle “ruspe nei campi nomadi“, il secondo oggi esprime la premier di governo che è famosa per “i nomadi devono nomadare“.


Cosa avrebbero detto costoro se un campo nomadi si fosse insediato ad Anguillara mentre ad amministrare il paese si trovava una realtà diversa dalla loro, magari di sinistra?

Se avrete delle domande fatele pure.

Francesco Falconi

4 thoughts on “NOMADARE ?!?

  1. Come al solito una disamina precisa, puntuale ed esaustiva di una realtà che fa acqua da tutte le parti. E questo fa ancor più in…dispettire la brava gente che avrebbe auspicato una amministrazione anche “lontana” dalle targhe di partiti nazionali ma più avvezza a risolvere problematiche locali, con uno sguardo a quanto l’essere in questa Europa avrebbe potuto aiutare, ad esempio, la soluzione di problemi viari che attanagliano la nostra cittadina. Auspico che nella prossima tornata elettorale quella minoranza che rappresenta la maggioranza degli elettori possa aggregarsi lasciando da parte le bandierine di partito ma lavorando in accordo su un unico candidato sindaco invece di andare a fare cordate che favoriscono solo il voto famigliare. In fin dei conti personaggi come quelli seduti negli scranni della minoranza hanno dimostrato in più di un’occasione di saper lavorare insieme.

    1. Buonasera Renato, te eri presente anche in Consiglio quindi hai potuto probabilmente anche cogliere tutto il “non detto” ed il “detto” durante le sospensioni del Consiglio. L’aria che si respira è davvero molto pesante, io ho capito da tempo che fare opposizione “dentro” all’aula ti condanna alla sconfitta per la dittatura dei numeri (di cui peraltro la maggioranza si lamenta quando gliene mancano).
      Va fatta anche una seria riflessione su quanto utili o giusto sia farne fuori dato che in ogni caso il voto deve essere rispettato e “ricordato”.
      Noi abbiamo deciso da un pò di tempo che il modo migliore di far cambiare le cose (perchè ci sembra ovvio che le cose debbano cambiare) sia attraverso una consapevolezza civica e da un’evoluzione del pensiero collettivo.
      Questi articoli hanno questo scopo – la tornata elettorale è andata 4 anni fa, se non cambia il modo di vedere le cose la prossima esprimerà una realtà simile alle precedenti, se qualcosa deva cambiare dobbiamo cambiare per primi noi.

  2. Mi indispettisce, quando parlo con gli altri ,che reputano la questione del campo nomadi troppo allarmismo,dobbiamo essere preoccupati e non poco…Ringrazio chi si sta muovendo per noi ma secondo me dovremmo fare sentire di più il nostro disappunto ,la nostra rabbia a questo scempio che sta permettendo il Sindaco.

    1. Io per mia formazione personale non amo le manifestazioni di piazza, peraltro ho un ruolo che mi impone di canalizzare il mio dissenso in forme diverse però ben comprendo il clima di paura e a differenza del Sindaco non tendo mai a sottostimarlo a dire che si tratta di (cit.) una percezione soggettiva. Anguillara ha dei problemi piuttosto evidenti e credo vadano affrontat,

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