* la sordità selettiva, ossia riuscire ad ascoltare solo quello che si vuole*.
Durante il Consiglio Comunale del 28.04.2023 io e la Consigliera Leda Catarci (che onore essere al suo fianco!!!) abbiamo presentato una “pregiudiziale” relativa all’approvazione del regolamento della video sorveglianza, la pregiudiziale è semplicemente una domanda con la quale si chiede il ritiro di un punto in discussione all’ordine del giorno.
Quello che era contenuto in questo atto noi lo avremmo volentieri presentato prima, l’abbiamo invece potuta presentare solo in Consiglio perchè nel vuoto sono cadute le nostre precedenti richieste di coinvolgere la Consigliera Leda Catarci nella stesura del suddetto regolamento.
Le avevo avanzate io stesso già nel precedente Consiglio ed il Consigliere Stronati le aveva ribadite in seno alla Commissione Statuto e Regolamenti dove il nostro gruppo purtroppo non è presente (il regolamento, che vale quando vale ma altre volte non vale affatto, permette la presenza solo di un determinato numero di membri della minoranza).
Evidentemente non siamo stati in grado di spiegarci bene, ce ne scusiamo.
A nostro avviso il Regolamento in discussione presentava delle criticità che ne avrebbero potuto compromettere la funzionalità e l’efficienza, in sostanza stavamo correndo due enormi rischi:
1 – Approvare un regolamento che non avrebbe consentito efficacemente di sanzionare chi grazie alla videosorveglianza veniva colto in flagranza di illecito, vanificando lo scopo stesso dello strumento dopo aver speso soldi pubblici… e pure tanti.
2 – Subire una salatissima sanzione dal Garante.
Sarebbe bastata una chiamata: “Leda abbiamo sentito Francesco in Consiglio dirci che dovresti essere coinvolta nella stesura di questo regolamento perchè hai molto da dire in merito e la stessa richiesta ci è stata ribadita da Enrico Stronati, noi ci vediamo il giorno X, ti aspettiamo, contiamo su di te”.
A noi sembra che in questo Paese la nececssità di tagliare un nastro o di attribuirsi la paternità di qualcosa stia prevalendo sull’interesse collettivo.
Il tutto – si tenga sempre bene a mente – al netto del fatto che un impianto di videosorveglianza per quanto a nostro avviso utile permette di sanzionare chi viola la legge, chi compie atti vandalici, chi compie reati etc… sempre e solo dopo che la violazione è stata commessa, dopo che l’atto vandalico è compiuto, dopo che il reato è stato consumato mentre secondo noi sarebbe indispensabile lavorare perchè tutto ciò non accada, lavorare sull’educazione rende di più che lavorare sulla sanzione e ne riduce il campo di applicazione oltre ad essere anche più economico.
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Secondo noi si vive meglio in un luogo dove ci sono pochi illeciti che in uno dove ci sono molte sanzioni.
**Leda Catarci, Francesco Falconi.