Quando a prevalere è l’interesse di partito e non quello del Paese.
Prendo spunto dal recente contributo del Consigliere Enrico Stronati sul polo sportivo di Ponton Dell’Elce (il cui deprimente video trovate qui) per fare un discorso un pò più allargato.
Devo ammettere che quando ho visto quelle immagini mi è venuta in mente una puntata dei Simpsons, quella in cui la cittadinanza di un paese pieno zeppo di problemi decide di investire i suoi risparmi su una monorotaia che poi collasserà poco dopo essere realizzata (trovate un estratto qui).
Credo che possa definirsi un postulato il fatto che Anguillara per una serie di ragioni – ciascuna delle quali meriterebbe un’enciclopedia sociologica – esattamente come Springfield abbia un enorme ed irrisolto problema di gestione e manutenzione.
MA COME RISOLVERLO? Intanto evitiamo le monorotaie mi verrebbe da dire.
Uno dei criteri operanti nel mondo giuridico, valido anche per la Pubblica Amministrazione, soprattutto quando si parla di gestione della cosa altrui, è quello della diligenza del “buon padre di famiglia” (art. 1176 cc), dietro una locuzione così apparentemente semplice si cela in realtà un concetto di vera e propria filosofia molto profondo.
In sostanza se il politico o l’amministratore di turno, prima di adottare una qualunque decisione si chiedesse “cosa farebbe in questa situazione un buon Padre di Famiglia?” Buona parte delle amenità che vediamo fargli ce le risparmierebbe.
Se te sei un buon Padre di Famiglia che eredita una casa che non riesce a gestire, della quale sprofondano i pavimenti o si rompono le tubature… cosa faresti?
La risposta ad Anguillara – come a Springfield è: Una Monorotaia! Una Piscina! Il Bike Sharing! I Chioschi sulla Spiaggia! (etc… etc… etc…)
Ma vi sembra una cosa sensata? Se si, vivete nel Paese giusto.
Manca un anno alle nuove elezioni (sempre che la fortuna dimentichi le nostre colpe e non ci aiuti), vedrete in questo anno moltiplicarsi cantieri, inaugurazioni in pompa magna, non riuscirete a trovare nel territorio una sola forbice perchè saranno acquistate tutte preventivamente per tagliare nastri in ogni dove (leggete qui).
Nuove opere sorgeranno come funghi…. mentre quelle che abbiamo cadono a pezzi.
Nuove opere nasceranno scintillanti…. e le dovremo per forza affidare in gestione perchè non abbiamo la forza, la capacità e la competenza di gestirle in proprio.
Nuove opere Vi faranno lustrare gli occhi… anche se nessuno Vi ha mai chiesto se le volevate (eppure esisterebbe anche un obbligo di legge).
Nuove opere Vi faranno sentire in debito con l’Amministrazione…. anche se le dovrete pagare Voi (anzi le avete già pagate voi… leggete qui).
Mille nuove opere nasceranno, mille cantieri prenderanno vita anche se le necessità del Paese sono ben altre, tutte inascoltate, perchè anche se il Paese ha vissuto 4 anni nella melma, l’importante è che l’Amministrazione possa dire di avervi regalato qualcosa (che pagate sempre Voi… sia chiaro).
- Inaugurare è la necessità dell’Amministrazione uscente (che dovrà farvi scordare quello che nei 4 anni passati non ha saputo manutenere).
- Manutenere è la necessità di questo Paese ma come sempre, la necessità della Giunta prevale su quella del Paese.
Il problema è che da noi, a forza di inaugurare, non si riesce più a manutenere nulla.
Inaugurare è diventato antitesi di mantenere.
Buone Inaugurazioni a tutti.
Francesco Falconi.
Un buon padre di famiglia non è solo quello chiamato ad operare in solido per mettere mano ai problemi della famiglia (chiaro il parallelismo tra padre di famiglia/amministratore e cittadinanza/famiglia). Ritengo che un buon padre di famiglia ( senza parallelismi) e con tutti i suoi familiari in età di voto dovrebbe valutare quanto fatto da una amministrazione in tutti i cinque anni del suo operato e non farsi abbagliare dagli specchietti per le allodole dei lavori, spesso inutili, realizzati negli ultimi mesi di mandato.
Come non condividere ogni virgola Renato?
Magari sono dei buoni padri di famiglia.
Magari non è la cittadinanza la loro famiglia.
Dubbio legittimo.