Abbiamo già detto la nostra sulla questione del Parco Eolico in zona Tragliatella in questo articolo il cui contenuto è estremamente riassumibile nel concetto: Rinnovabili si, ma i progetti non siano “intoccabili”.
Sappiamo che non basta un articolo su di un blog per adempiere il proprio dovere e che esprimere una generica contrarietà sia atteggiamento totalmente inutile (oltre che contraddittorio se hai appena autorizzato ettari ed ettari di parco solare).
La procedura autorizzativa prevede la possibilità di formulare delle osservazioni, abbiamo ritenuto che questa possibilità per noi Consiglieri comunali si debba tradurre in un obbligo civico e non ci siamo sottratti.
Abbiamo presentato nelle forme di Legge le nostre osservazioni (nel nostro gruppo ci sono persone tecnicamente preparate in questo senso), se volete approfondire cosa abbiamo evidenziato al Ministero le potete trovare cllikkando qui nella loro formulazione integrale.
Di seguito vi riassumiamo le conclusioni:
1) Integrazione studio di inserimento paesaggistico:
Si ritiene che l’analisi in oggetto sia gravemente deficitaria, si chiede (e si ritiene che dal punto di vista procedurale si debba) di integrare l’analisi paesaggistica con i seguenti foto-inserimenti:
- Cresta dei monti in località “Barattoli” (Anguillara Sabazia), collocata sopra l’omonimo abitato, con coordinate WGS84: (N 42.076 , E 12.242).
- Belvedere di Bracciano, con coordinate WGS84: (N 42.103, E 12.180)
- Sentiero di trekking del Parco Regionale sopra Trevignano, con coordinate WGS84: (N 42.163, E 12.263)
- Rovine di Villa Claudia, con coordinate WGS84: (N 42.066, E 12.302)
- Aspetto del campo eolico dalla località “Tragliatella” (angolo piu prossimo alla turbina CST05, su cartografia ISTAT).
- Aspetto del campo eolico dalla località “Ponton dell’elce” (angolo piu prossimo alla turbina CST01, su cartografia ISTAT).
2) Riduzione e/o ricollocamento di alcune pale:
- si ritiene che sia necessario rivedere il progetto prevedendo in particolare:
- Ricollocamento di CST03,CST04,CST05 in quanto troppo vicini ad aree a pericolo di frana elevato.
- Riduzione di CST01, CST05 in quanto troppo vicine (2km) a centri abitati di rilevanti dimensioni (Ponton dell’Elce, Tragliatella) sia per limitare l’impatto paesaggistico che le emissioni sonore.
3) Integrazioni della relazione geologica:
Si ritiene la relazione geologica gravemente deficitaria e si chiede di integrare la stessa con:
- la cartografia e la relativa analisi delle aree soggettee a captazione per uso idropotabile e/o termominerale, comprensive delle relative aree di salvaguardia e protezione ai sensi dell’art.94 del D.lgs 152/06.
- la valutazione delle condizioni dei pendii a pericolo di frana elevato e la somma degli effetti della realizzazione degli interventi su tali superfici.
4) Integrazioni allo studio di impatto ambientale:
Quanto all’impatto acustico si richiede di:
- Integrare nella relazione una analisi ex ante del clima acustico degli abitanti di Ponton dell’Elce e Tragliatella.
- Analizzare la coerenza degli impatti dell’intervento rispetto ai Piani di Classificazione Acustica approvati e adottati nei rispettivi comuni.
- Fornire una analisi modellizzata che consenta di valutare il rispetto dei valori di Classe II per i suddetto abitato.
5) Integrazioni del piano di monitoraggio
Quanto alle emissioni sonore si chiede di:
- Integrare uno o piu punti appartenenti agli abitanti di Ponton dell’Elce e Tragliatella all’interno del piano di monitoraggio acustico
- effettuare campagne di misurazione su piu anni (anche non consecutivi) per valutare la variazione del rumore conseguente al degrado delle parti mobili dei rotori.
- Assicurare il campionamento in condizioni di vento idonee a rilevare la massima rumorosità in esercizio dei rotori.
6) Quanto ai versanti a rischio frana si chiede di:
Svolgere rilievi telemetrici e fotografici almeno biennali sui pendii a rischio frana per tutta la durata di vita dei manufatti.
7) Quanto alle risorse idriche sotterranee si chiede di:
• Individuare un congruo numero di punti di campionamento di acque sotterranee (pozzi, anche a uso agricolo, o sorgenti) sui quali effettuare analisi quantitative ex-ante ed ex-post sulla risorsa idrica disponibile.
Leda Catarci & Francesco Falconi
Grazie e complimenti per gli approfondimenti
Grazie a Voi che avete il coraggio di leggerli 😀